L’Arabesque – Impressioni d’Estate.
Per l’estate 2025 la collezione è il racconto del ritorno.
Nel XIX secolo impazza la moda del Grand Tour: viaggio d’iniziazione e scoperta, intrapreso da giovani aristocratici, artisti e intellettuali in cerca di emozioni, culture lontane, e visioni esotiche. Un pellegrinaggio estetico che oggi rivive nell’immaginario firmato da Chichi Meroni per L’Arabesque.
Per l’estate 2025 la collezione è il racconto del ritorno: un diario visivo che trasforma ricordi e suggestioni in abiti. Le atmosfere sono quelle dei salotti georgiani di Jane Austen e dei tableaux cinematografici di Autumn de Wilde, filtrate da uno sguardo contemporaneo e onirico. Il cotone damascato, il vaso neoclassico, le ghirlande e i fiori in pieno rigoglio diventano soprabiti, gilet e gonne che evocano templi antichi e giardini immaginari. I colori sono intensi e narrativi: rosso cinabro, magenta, verde assenzio, rosa bon bon, blu notte… ma è il bianco e nero a dominare la scena. Un contrasto elegante e grafico che attraversa l’intera collezione come un leitmotiv visivo: forte, deciso, inconfondibile.
Il bianco e nero è codice e simbolo: imprime silhouette nette, richiama le incisioni del Grand Tour, diventa struttura del pensiero e ritmo dell’abbigliamento. Si alterna alle bluse à la marinière, rigate e irriverenti, e alle stampe picassiane che portano in superficie un’ironia colta, giocosa.
Completano il viaggio accessori dalla personalità surrealista: borse in tela dipinte a mano, ballerine e friulane dal gusto rétro e piccoli quadri da indossare, che sembrano uscite da un atelier immaginario.
Una collezione sospesa tra sogno e memoria, dove anche le maniche – come i pensieri – sfuggono alle regole, si fanno fluttuanti, e sorprendono.
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