L’importanza degli Omega 3.

In Alaska il salmone e’ certificato.

In Alaska e’ stagione di pesca, all’insegna della naturalità e della sostenibilità.

La garanzia sulla sostenibilità dei prodotti ittici dell’Alaska è data attraverso la certificazione che ne indica anche la tracciabilità. L’Alaska aderisce alla Responsible Fisheries Management (RFM) e al Marine Stewardship Council (MSC). Entrambe le certificazioni hanno un programma di Catena di Custodia che garantisce il tracciamento fin dall’origine e sono valutati dal GSSI (Iniziativa di prodotti ittici sostenibili). Inoltre sono allineate con il codice di condotta per la pesca responsabile dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO).

Da sempre, per tradizione, in Alaska, vengono tilizzate tutte le parti del pescato. Le lische, vengono impiegate in alimenti per animali domestici, in fertilizzanti e per rimuovere metalli pesanti e rifiuti radioattivi dal suolo mentre la milza, lo stomaco e le uova rappresentano una vera prelibatezza nella preparazione di sofisticate specialità. La pelle, poi, ha proprietà curative, ed è utile nel settore tessile e, dalle squame si ricava plastica biodegradabile. Anche l’olio è importante. Infatti rappresenta un’ottima fonte di salute per il cuore grazie al contenuto di acidi grassi omega 3 DHA e EPA.

Scienza e ricerca hanno ampiamente dimostrato come gli acidi grassi omega 3 portano indubbi benefici alla salute. I prodotti ittici dell’Alaska ne sono una fonte importante, in particolare il DHA e l’ EPA, contenuti solo in minima parte nell’alimentazione quotidiana. Il DHA, il grasso prevalente nel cervello e nel sistema nervoso centrale, è in grado, ad esempio, di influenzare lo sviluppo neuro cognitivo. Se poi parliamo di cuore scopriamo che HDA e EPA sono utili non solo per ridurre il rischio di infarto ma anche per contrastare i pericolosi trigliceridi. Inoltre l’FDA, ossia l’Ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, sostiene che gli acidi grassi sono un valido aiuto alle le donne in gravidanza per sostenere lo sviluppo del feto. E’ altresì dimostrato che gli omega 3 agiscono positivamente anche sulla depressione post partum.

Tutti ottimi e validi motivi per consumare il gustoso salmone dell’Alaska.

Elena Tarantola

Web Writer, Content Manager & News Reporter del sito.