“Il rispetto veste bene con tutto” riflessioni della scrittrice Cristina Alessandro.

Mi hanno inculcato l’idea di rispetto fin da piccola.

Salutavo, chiedevo permesso, parlavo solo se invitata a farlo in presenza “dei grandi”. Usava così a quel tempo e nessuno si stupiva.

Crescendo ho cercato, seppur con molta fatica, di far valere le mie opinioni con garbo, anche se non conformi alla mentalità corrente. Educare alle buone maniere sì, ma mai scordarsi di coccolare l’autostima, il rispetto della persona.

Non mi pareva giusto che i piccoli venissero trattati come entità avulse dal contesto. Li si nominava, si discuteva di loro quasi non fossero presenti. Per me, invece, la tenera età merita il nostro riguardo, perchè dà voce a miniature d’adulto.

Come spesso accade, dopo troppo rigore si inciampa nel lassismo. Oggi si critica per il gusto di criticare, con arroganza. Si diventa prepotenti con i professori a scuola, con i superiori, al supermercato, nelle interviste in TV, alla guida dell’auto o mentre si parcheggia. I più giovani vengono demonizzati, anche a sproposito. Non è detto che una capigliatura canuta sia per forza sinonimo di saggezza. Un rimpallo di colpe, di generazione in generazione.

Con diverse primavere addosso, mi ritrovo in bilico nel mezzo, ma posso pormi come osservatrice neutrale. Da bimba frenata da una formazione vecchio stampo quale fui, non riesco a tollerare comunque i capricci di piccini che devastano un negozio toccando ovunque, mentre la madre sceglie imperterrita cosa comprare.

L’equilibrio è salvifico in ogni circostanza. In una simile confusione di ruoli capita si creino situazioni grottesche. Un pomeriggio mia figlia è tornata a casa mortificata per aver ceduto il posto sull’autobus a una signora âgée, sentendosi rimbrottare da un piccato rifiuto.

“Perché mai, non sono mica vecchia!”

I libri dell’autrice Cristina Alessandro, sono disponibili su richiesta nelle migliori librerie, e on line nei principali canali: Amazon, Mondadori, Libreria Universitaria, La Feltrinelli